Aggiornamento algoritmo Google 2020: cosa cambia?

Il famoso motore di ricerca Google, negli ultimi dieci anni ha svolto più di 10.000 update. Nel mondo della SEO (Search Engine Optimization) è fondamentale rimanere aggiornati sulle ripetute trasformazioni del digitale per migliorare il posizionamento delle proprie pagine web.

Quindi bisogna imparare a conoscere l’algoritmo Google 2020 e non solo.

Che cos’è un algoritmo?

È una sequenza di istruzioni codificate in un linguaggio, finalizzata al raggiungimento di un risultato specifico. Un classico esempio di algoritmo è una ricetta di cucina.

Quali sono gli algoritmi che determinano il funzionamento dei motori di ricerca?

Essi sono:

  1. Crawling: detto anche spider, robot, bot.
  2. Indexing
  3. Ranking
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Come funziona l’algoritmo Google?

Tramite questo algoritmo il motore di ricerca esegue la cosiddetta discovery, ovvero la scoperta. Essa avviene quando il crawling visita una pagina web, individua dei link, li segue ed atterra su altre pagine e via via si ramifica sempre di più.

L’attività di scansione del web è mediamente di un mese. È molto importante aggiornare costantemente i contenuti in quanto se lo spider osserva che il sito non viene rinnovato spesso, esso passerà molto raramente.

L’algoritmo Google

Esso stabilisce il posizionamento e l’ordine delle pagine web che appariranno in SERP (Search Engine Result Page) ad una specifica query posta dagli utenti.

Ogni SERP contiene dieci risultati. È importante comparire nelle prime posizioni in quanto esse determinano la percentuale di click.

La query è sostanzialmente l’interrogazione del database del motore di ricerca. Essa può essere di due tipi:

  1. Key Phrase: ovvero una query composta da più termini. Maggiore sarà lunga la query e più sarà elevata la possibilità di conversione, cioè il compimento di una determinata azione da parte dell’utente.
  2. Keyword: consiste in una parola digitata nel motore di ricerca che da vita ad una lista di siti web ad essa collegati.

Conoscere le funzionalità e caratteristiche degli algoritmi risulta molto importante per implementare strategie SEO con l’obiettivo di posizionarsi primi su Google ed evitare penalizzazioni.

Infatti quando Google lancia un nuovo aggiornamento dell’algoritmo, le SERP tendono a modificarsi e questo porta ad un cambiamento della strategia attuata fino a poco tempo prima perché viene meno il funzionamento dei suoi parametri.

Tutto questo porta all’improvviso ad un drastico crollo delle visualizzazioni organiche di un sito web che può arrecare drammatiche conseguenze sulla riduzione del traffico se non si interviene tempestivamente. Proprio per questo motivo ogni qualvolta che si verifica un aggiornamento molti webmaster ne risentono profondamente e temono pesanti ripercussioni.

Ad oggi l’importanza di una pagina web viene misurata attraverso il PageRank, ovvero un algoritmo che assegna un valore numerico, da 1 a 10, in base al valore, alla quantità e alla qualità dei link che riceve dall’esterno.

Quali sono stati gli aggiornamenti più importanti di Google?

  • Google Panda: rilasciato nel 2011, sostanzialmente premiava i contenuti lunghi, di qualità e penalizzava i contenuti brevi e di scarsa qualità.
  • Google Penguin: introdotto nel 2012, aveva il principale scopo di andare a colpire tutto quello che era link spam, di scarsissima qualità, frutto di accordi, a pagamento, innaturali, fuori contesto con il tema del sito che non rappresentavano un’utilità. Il suo obiettivo quindi era quello di individuarli e sanzionarli, spostando il ranking delle posizioni in SERP di quelle determinate pagine che adottavano questa strategia.
  • Google Hummingbird: lanciato nel 2013, aveva il fine di individuare il più possibile l’intento di ricerca dell’utente con l’obiettivo di modificare e interpretare la query espandendo il suo significato fornendo risultati non direttamente collegati a quella specifica query ma correlati in generale al nostro search intent.
  • Google Pigeon: presentato nel 2014, aveva l’obiettivo di rafforzare l’importanza dei business locali, ridefiniva le ricerche locali, interpretava nuovi fattori, nuovi elementi per il SEO local, cioè il posizionamento per i risultati geolocalizzati.
  • Google RankBrain e Mobilgeddon: questo importantissimo aggiornamento risalente al 2015, riguardava il miglioramento dell’analisi delle parole presenti nei contenuti e nelle ricerche, in modo da poter identificare con precisione il search intent degli utenti. Il Mobilgeddon invece mirava a penalizzare tutti quei siti web non ottimizzati per la navigazione da mobile. Si è compreso che l’approccio “mobile friendly” risulta essere molto importante per coloro che intendono sviluppare un sito. Attualmente quindi è di primaria importanza iniziare ad organizzare un sito partendo inizialmente dalla versione mobile per poi adattare la versione desktop.
  • Google Bert: del 2019, è considerato il più innovativo, in quanto è stato pensato per rispondere a query particolarmente complesse e articolate. Questo algoritmo è riuscito ad analizzare l’intero contesto mettendo in relazione le parole, piuttosto che analizzare le singole parole di una frase. Il suo obiettivo è stato quello di comprendere il significato delle varie preposizioni all’interno delle query di ricerca degli utenti, in modo da identificare intenzioni diverse che non si possono capire analizzando soltanto le singole parole tralasciando il significato complessivo della frase.

Google May 2020 Core Update

Il 4 Maggio 2020 uno dei più autorevoli rappresentanti di Google, Danny Sullivan, ha annunciato ufficialmente questa novità, che prende il nome di: Google May 2020 Core Update.

Quali sono stati i cambiamenti all’ algoritmo Google maggio 2020?

Si è verificato un miglioramento del modo in cui il motore di ricerca valuta i contenuti nel loro complesso.

In particolare Google ha affermato che questo aggiornamento si collega ai loro principi di:

  • competenza
  • autorevolezza
  • affidabilità

Altri cambiamenti sono avvenuti per quanto riguarda il mondo delle app e dei giochi mobili, infatti applicazioni come Google Play, Apple Store e App Store hanno ottenuto un miglioramento del ranking SERP.

Come ha influito il Covid-19 sulle ricerche degli utenti?

L’annuncio della pandemia dovuta al coronavirus ha provocato importanti cambiamenti nel comportamento di ricerca delle persone. Infatti l’intento di ricerca ha messo in secondo piano argomenti come: viaggi, turismo, concerti, spettacoli dal vivo, fiere, mostre, estetica, lasciando molto più spazio alle informazioni sul virus e sui siti in cui acquistare beni di prima necessità.

A questo proposito c’è stato un boom di vendite degli e-commerce che hanno visto anche un miglioramento della loro visibilità online.

Quindi l’aggiornamento dell’algoritmo di Maggio 2020 si pone l’obiettivo di stare al passo con le ricerche effettuate nel mondo.

Aggiornamento algoritmo Google 2020: cosa fare?

Per fronteggiare il problema del calo del posizionamento in SERP del proprio sito web occorre capire la strategia da seguire per risalire nel più breve tempo possibile.

Innanzitutto è necessario curare e attribuire qualità, valore ai propri contenuti e offrire un’esperienza di navigazione soddisfacente per gli utenti. Essi devono trovare facilmente quello che cercano in breve tempo e avere l’idea di trovarsi in un ambiente ordinato e organizzato in categorie.

In conclusione per prevenire i possibili effetti negativi del nuovo algoritmo è bene seguire e rispettare le linee guida ufficiali che provengono dall’indirizzo https://support.google.com/ che offrono ai webmaster e agli esperti SEO tutte le informazioni e consigli utili ai loro casi.

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Cosa cambia Google nel 2020? Se hai un sito è fondamentale che sia aggiornato e allineato alle trasformazioni del digitale per migliorarne il posizionamento.